Venerdì 14 maggio 2010 - 10° giorno di cammino: Laxa-Xunqueira de Ambia. 35 km (tot. 270)

Col cavolo che il tempo si mette decisamente al bello, come a un certo punto era sembrato ieri pomeriggio!... Oggi si parte con l'ormai usuale compagnia di pioggia, vento, freddo. Devo dire, però, che questa vita spartana mi piace molto, la preferisco enormemente agli ozi e agli agi della vita da turista, che pure a piccole dosi e in luoghi ameni so apprezzare. Ma questa è un'altra cosa: il pellegrinaggio coinvolge in modo molto più radicale, a cominciare dal fatto che occupa un periodo della propria vita molto più lungo, rispetto a una vacanza.
Altro aspetto peculiare del pellegrinaggio è l'essenzialità della vita che si affronta, con tutto il proprio microcosmo contenuto in una cinquantina di litri di zaino e la prospettiva di camminare ininterrottamente per settimane, coprendo distanze che appaiono ragguardevoli anche su una carta geografica di scala continentale... E' il senso della essenzialità, dell'essere dipendenti da poco e del voler imparare ad esserli da niente, che affascina e conquista, oltre ovviamente alla meta che si porta nel cuore, il luogo santo che si desidera raggiungere in un cammino di progressiva purificazione da tutte le scorie di cui inevitabilmente la vita quotidiana ci incrosta. E' una sorta di revisione periodica che la nostra "auto", la nostra vita interiore, è bene ogni tanto faccia.
Tornando alla tappa odierna, oggi ho gambe e piedi molto tonici, per cui alla fine della giornata arriverò all'albergue de peregrinos con un certo anticipo rispetto ai miei compagni. Simpatico e singolare, poco dopo la partenza da Laxa, il bar nel quale il proprietario, dai modi asciutti ma molto disponibile con i pellegrini, offre ai propri clienti una conchiglia su cui riportare il proprio nome e provenienza. Ovviamente, anche Luciano e io ne approfittiamo...
I luoghi attraversati oggi sono molto suggestivi, forse particolarmente anche col brutto tempo che ci ha accompagnato. Un lunghissimo e solitario rettilineo su una strada sterrata, fortunatamente non fangosa, ci conduce pian piano a Xunqueira, dove ci accoglie un altro bell'albergue pubblico, come ormai accade ogni giorno qui in Galizia. Domani abbiamo in programma l'arrivo a Orense

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