Lunedì 10 maggio 2010: Rionegro del Puente-Puebla de Sanabria. 7 Km in bus; 30 Km a piedi (tot 145)

Stamattina, come deciso ieri, si parte con il bus per i primi 7 km, per evitare di camminare per quasi 40 km nelle condizioni ancora delicate nelle quali per diversi motivi ci troviamo. Iniziamo quindi il cammino da Mombuey, appena scesi dal bus sul quale abbiamo condiviso il breve viaggio con vecchietti simpatici e loquaci, che usufruiscono di questo utilissimo servizio pubblico di trasporto per poter effettuare le proprie visite mediche.
Il sentiero si snoda fra campi, boschi e piccoli villaggi, in un ambiente estremamente bucolico. Attraversiamo anche uno dei pochi cantieri stradali attivi e, comparendo quasi per prodigio, ci si affianca un cagnone da pastore che più che un cane sembra un manzo. L'aspetto è inquietante, a motivo delle dimensioni e della forza che dimostra di avere, oltre al carattere dominante tipico di queste razze da pastore, che spesso vengono utilizzate per condurre al pascolo e guidare le greggi anche in assenza del pastore. Sono quindi animali molto intelligenti e, se necessario per difendere gli animali loro affidati, aggressivi. Questo vitellone, invece, che pare essersi perso, si dimostra estremamente pacifico: va avanti e indietro lungo il sentiero, perdendosi per alcuni minuti e riapparendo all'improvviso. Ci seguirà per più di un'ora, sparendo all'improvviso, così come era apparso, nel momento in cui entriamo in un bar.
L'ultima parte della tappa odierna si svolge lungo la N525, che ormai ci è familiare e in un certo senso rassicurante circa il fatto che non stiamo perdendo la giusta direzione, visto che la sua stessa meta è Santiago...
Puebla de Sanabria è una cittadina relativamente grande, con un centro storico antico molto invitante, ma anche inerpicato troppo in alto sopra un colle per le mie capacità deambulatorie di questa fine giornata. Mi accontento quindi di ammirare il castello dal basso, dove si trova l'albergue, salendo verso il centro solo quel tanto che basta per raggiungere la cappella nella quale anche oggi posso partecipare alla Messa.
Alla sera, più stanchi che affamati, mangiamo un poco di formaggio e salume insieme nella cucina dell'albergue, che è dotato di una accogliente e rilassante "habitacion para roncadores", una camera per russatori nella quale io e un pellegrino tedesco, Olaf, sommo russatore (pare impossibile, ma mi batte: durante la notte lo sentirò superare la cortina pressoché ermetica dei miei tappi di cera!...), ci godiamo una nottata tranquilli e beati, sapendo di poter dare liberamente sfogo alle nostre doti concertistiche notturne. Dopo una rapida consultazione, optiamo senza tentennamenti per un ampio repertorio di autori classici, ovviamente "Russi"... ;-)

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