Aggiornamento a mercoledì 28 aprile 2010 - Quando il gioco si fa duro...

... i duri iniziano a giocare...
oggi tracheite, raffreddore, brividi che sanno di febbriciattola...
ecchissenefrega! Dottore, farmacia, antinfiammatori, aspirina e avanti a testa bassa...
... sperando di non peggiorare...

Aggiornamento a lunedì 26 aprile 2010

Questa mattina don Giordano è partito in bicicletta per Gerusalemme. Con Cristina ci siamo uniti ad altri amici e siamo andati a salutarlo in parrocchia con la recita delle lodi.
Si avvertiva in lui quella trepidazione, quel briciolo di timore e quel senso di attesa che pure io in parte conosco, per averlo sperimentato due anni fa alla partenza per il pellegrinaggio a Santiago lungo il Camino Frances da Burgos, insieme a nostro figlio Francesco.

Con don Giordano ci siamo abbracciati e salutati con senso di complice condivisione, ben sapendo che, pur nella notevole differenza che passa, in termini di "impresa", tra il pellegrinaggio che ha iniziato lui e quello sul quale sto per incamminarmi io, entrambi saremo accomunati dalla dimensione del cammino tout court, del lento e perseverante procedere verso una meta santa secondo ritmi e con un sentire che la vita di tutti i giorni rende generalmente più problematico sperimentare.

Spero che sia lui che io avremo la possibilità e la capacità di vedere e ascoltare ciò che la Provvidenza ci vorrà mostrare e far udire. Da parte mia, spero e chiedo soprattutto la grazia di non sprecare e non lasciarmi sfuggire niente di ciò che di bello e di buono mi verrà donato nel cammino e di poterlo riportare a casa innanzitutto a mia moglie e ai nostri figli.

Ieri sera, con la nostra piccola comunità di famiglie, abbiamo pregato insieme per l'ultima volta prima della mia partenza: è stato per me di grande consolazione il loro saluto e augurio di buon cammino, che desidero compiere anche in comunione particolare con loro, per la nostra crescita reciproca nella carità fraterna.

Salvo imprevisti, la partenza è confermata per martedì 4 maggio con volo Bologna-Madrid e autobus Madrid Zamora. I primi due giorni camminerò da solo, poi venerdì 7 dovrei incontrare Luciano, che sta continuando intrepido e tenace il proprio pellegrinaggio iniziato l'11 aprile da Siviglia.

Lunedì 12 aprile 2010 - Eccoci qua!

Sono passati quasi tre mesi. Luciano è partito ieri da Siviglia, io sono ancora a Reggio...
Sono stati mesi di verifica di fattibilità e, almeno in parte, anche di verifica di volontà di iniziare questo nuovo pellegrinaggio.
Alla fine è emerso che la "forma brevis", con partenza da Zamora il 5 maggio, sarà già un dono grandissimo che l'Apostolo mi fa nell'anno santo posto sotto la sua intercessione. Spero di potermi unire al cammino di Luciano, che dovrebbe essere in zona proprio in quei giorni: vedremo...
I biglietti aerei sono già pagati: alea iacta est! A Dio piacendo, il 4 maggio si parte!
Adesso iniziamo a camminare per prepararci alla fatica... Ultreya!
ATTENZIONE


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Venerdì 15 gennaio 2010 - Uno schiaffo alla scaramanzia

S. Mauro abate
Comincio oggi a fare allenamento con lo strumento del blog, per me ancora poco conosciuto.
Alla faccia della scaramanzia, rivelo che sto sperando di riuscire a realizzare un desiderio per certi versi folle: percorrere la Via de la Plata da Siviglia a Santiago dall'11 aprile al 22 maggio, periodo nel quale ha in programma di fare il cammino l'amico Luciano Nidasio, che ho conosciuto nel giugno 2008 a Triacastela e al quale spero tanto di potermi aggregare in questo nuovo pellegrinaggio alla tomba dell'Apostolo Giacomo, in occasione dell'anno santo compostellano.

Perchè si tratta di un desiderio per certi versi folle?
1) Perchè Luciano ha 70 anni e io 51, per cui lui è in pensione, mentre io ho un lavoro e due figli poco più che adolescenti.
2) Perchè, a tutt'oggi, mia moglie non è ancora particolarmente entusiasta della mia folle idea, che lei chiama "malattia". Ovvio che, se non il suo entusiasmo, almeno il suo consenso sarà per me conditio sine qua non per partire. In ogni caso, o la mia "vecchia" mi benedice o sto a casa, su questo non ci piove. Mi impegno a considerare la sua volontà, e in seconda battuta quella dei miei superiori al lavoro, come segno della volontà divina circa il progetto.
3) Perchè la prospettiva di fare a piedi quasi mille Km non è per me propriamente una bazzecola, anche se devo dire che la splendida esperienza del giugno 2008 (Burgos-Santiago in 22 giorni) mi incoraggia molto.

Vedremo... Per ora la prima verifica sarà la riunione di lavoro di lunedì prossimo: se non mi ammazzano alla richiesta di assentarmi per 40 giorni, passo alla fase due: attacco frontale alla sposa... I figli sono già d'accordo: hanno fatto finta di concedermi benevolmente il loro consenso, anziché prodursi in ben più sinceri e onesti salti di gioia, che peraltro avranno sicuramente fatto in separata sede, all'idea di togliersi dai piedi il despota per più di un mese...

S. Giacomo interceda fin da ora perché tutto vada secondo la volontà di Dio.